Il Libano si trova sulla costa orientale del Mar Mediterraneo e confina a nord e a ovest con la Siria e a sud con l'Israele.
Punto di incontro per millenni tra civiltà differenti è abitato da diciassette confessioni religiose, ciascuna dotata di identità distinte, ed offre, di conseguenza, un panorama culturale straordinariamente ricco.
L'UNESCO ha riconosciuto cinque siti libanesi come patrimonio mondiale dell'umanità: si tratta di Anjar, Baalbek, Byblos, Tiro e la valle di Qadisha.
Pur essendo uno dei più piccoli paesi del mondo, misura 180 chilometri da nord a sud e 50 chilometri da est a ovest, ha una quantità di ambienti naturali completamente differenti gli uni dagli altri.
La fascia costiera, molto stretta e frastagliata, ospita tutte le città principali.
All'interno, la catena del Libano sale a ripide terrazze fino ai 3.000 metri del monte Qornet as-Sawdain.
Ancora più all'interno la catena scende vertiginosamente verso la Valle della Bekaa, lunga 150 chilometri, che è situata parallelamente alla costa a un'altezza di 1.000 metri.
Il cedro, il più famoso rappresentante della flora libanese, oggi si trova solo in poche zone sulle pendici delle montagne, principalmente a Bcharré e vicino a Barouk, nelle Montagne Chouf.
Questi boschetti solitari sono tutto ciò che rimane delle grandi foreste di cedri del Libano che, in tempi biblici, ricoprivano buona parte del paese.
A grandi linee, in Libano si osservano tre zone climatiche diverse: nella fascia costiera si hanno inverni freddi e piovosi ed estati molto calde, talvolta soffocanti.
Nelle montagne, dove c'è il tipico clima alpino, molti si dirigono per scappare dalle estati opprimenti di Beirut e ci ritornano in inverno per andare a sciare.
Nella Valle della Bekaa ci sono estati calde e secche e inverni freddi e secchi con neve, gelo e venti furiosi.
Il Libano sta diventando sempre più anche un'ambita destinazione per gli sport invernali perché ci sono numerose località sciistiche dove la stagione dura da dicembre a maggio.